La relazione European bioplastics

La relazione European bioplastics

Ha ricevuto l’apprezzamento di European Bioplastics la relazione sulla revisione della normativa europea sui rifiuti presentata dalla europarlamentare italiana Simona Bonafè (PD), relatrice della commissione ambiente del Parlamento europeo. La proposta da sottoporre alla Commissione europea punta a rafforzare le misure volte a passare da un’economia lineare ad una circolare, dove il riciclo dei rifiuti assume un ruolo fondamentale e i rifiuti stessi diventano una risorsa e non un onere. Nella relazione sulla direttiva rifiuti viene posta enfasi sul riciclo e sulla definizione di rifiuto organico (ampliandola a materiali con analoghe proprietà di biodegradabilità e compostabilità), con l’introduzione del concetto di riciclo organico (inteso come compostaggio e digestione anaerobica di rifiuti organici) e dell’obbligo della raccolta differenziata dei rifiuti organici entro il 2020, con l’obiettivo di riciclarne almeno il 65% entro il 2025.
Alla commissione viene anche chiesto di valutare la fattibilità di una progressiva sostituzione degli imballaggi alimentari con soluzioni biobased e/o biodegradabili e compostabili.Misure che François de Bie, presidente di European Bioplastics, giudica necessarie per raggiungere obiettivi di riciclaggio più ambiziosi, sfruttando l’enorme, ma in gran parte inutilizzato, potenziale dei rifiuti biologici e dei prodotti compostabili: “In Europa, la principale frazione dei rifiuti urbani, fino al 50%, è costituita da rifiuti organici, e solo il 25% di questi vengono raccolti e riciclati”.
“Le misure e le azioni proposte dall’eurodeputata Bonafè supporteranno l’industria europea delle bioplastiche e l’intera bioeconomia nello sfruttare pienamente le potenzialità in campo ambientale, sociale ed economico, offrendo nuove opportunità commerciali e creando posti di lavoro di qualità e a lungo termine in Europa”, aggiunge Hasso von Pogrell, direttore di European Bioplastics.Nella relazione Bonafè sulle modifiche alla direttiva imballaggi e rifiuti da imballaggio c’è anche l’obiettivo di dimezzare sprechi alimentari e rifiuti marini (marine littering) entro il 2030, misure per disincentivare l’uso di prodotti monouso, l’estensione della direttiva sull’ecodesign e la promozione di sistemi di vuoto a rendere, per favorire il riutilizzo di imballaggi, in particolare bottiglie di vetro.
Per quanto riguarda i target di riciclo, la relazione prevede di portarli al 70% entro il 2030 (80% per gli imballaggi) e introdurre una metodologia unica per valutare i risultati. Le relazioni sulle modifiche alla direttive rifiuti (2008/98/CE), imballaggi e rifiuti da imballaggio (94/62/CE), discariche (1999/31/CE), fine vita dei veicoli (1999/31/CE), RAEE (2012/19/UE), pile e accumulatori (2006/66/CE) saranno discusse domani 15 giugno in Commissione ambiente del Parlamento europeo.

Fonte: Rinnovabili.it