La sostenibilità? Vale due miliardi di Pil l’anno

La sostenibilità? Vale due miliardi di Pil l’anno

Avviare oggi un uso più efficiente e intelligente delle risorse naturali mondiali darebbe alla prossima generazione benefici economici per 2mila miliardi di dollari all’anno, più del Pil italiano, andando inoltre a coprire il costo dell’intraprendere azioni ambiziose contro il cambiamento climatico. A dirlo è il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep). Stando al rapporto “Resource Efficiency: Potential and Economic Implications”, nel 2050 la popolazione mondiale aumenterà del 28% e consumerà il 71% di risorse in più pro capite. Senza misure urgenti per aumentare l’efficienza, evidenzia l’Unep, l’uso globale di metalli, biomasse, minerali e altri materiali passerà dagli attuali 85 miliardi a 186 miliardi di tonnellate alla metà di questo secolo. Secondo il documento, investire in azioni climatiche ambiziose causerebbe un calo del 3,7% nel Pil mondiale pro capite al 2050, ma tale cifra sarebbe compensata da una migliore gestione delle risorse. E oltre a coprire i costi del contrasto al riscaldamento terrestre, un uso sostenibile di materiali ed energia apporterebbe, a metà secolo, un extra di 2mila miliardi di dollari all’anno all’economia mondiale.”Con un uso migliore dei doni naturali del Pianeta – ha osservato il numero uno dell’Unep, Erik Solheim – inietteremo più soldi nell’economia per creare posti di lavoro e migliorare le condizioni di vita. Allo stesso tempo, andremo a creare i fondi necessari per finanziare azioni ambiziose per il clima”.