Legno sostenibile: Premio per le best practice delle aree collinari e montane

Legno sostenibile: Premio per le best practice delle aree collinari e montane

Sono strategiche dal punto di vista ambientale, sociale, turistico ma vengono sottovalutate da decenni: le aree montane e collinari coprono i 2/3 del territorio italiano, ospitano un terzo della popolazione e la maggior parte del nostro patrimonio boschivo eppure non sono mai state messe al centro delle strategie di tutela e delle scelte politiche, che hanno invece preferito concentrarsi sulle aree di pianura, che occupano meno di un quarto della superficie nazionale. Per questo, Legambiente e il PEFC Italia, sezione dello schema di certificazione forestale più diffuso al mondo, hanno ideato, con il patrocinio dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il premio “Comunità Forestali Sostenibili” per valorizzare e pubblicizzare le buone pratiche di gestione territoriale e forestale delle aree interne. “Le aree interne, oltre ad essere un prezioso patrimonio di natura, storia e cultura, rappresentano una sfida di rivitalizzazione dei territori che parte dalle risorse e dalle esperienze locali” – spiega Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente. “Le foreste, in particolare, possono contribuire in modo determinante alla buona gestione del territorio grazie al connubio tra sostenibilità ambientale, valorizzazione delle risorse, innovazione e coinvolgimento degli attori territoriali. Tutti aspetti, questi, che vogliamo valorizzare e premiare tramite quest’iniziativa”.  “Quello forestale – conferma Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia – è uno dei settori che rappresenta in modo più evidente l’opportunità di attivare uno sviluppo sostenibile basato su risorse locali e rinnovabili, fornendo prodotti naturali lungo tutta la filiera bosco-legno e integrandosi facilmente con l’agricoltura estensiva, biologica e con il turismo del territorio. Con questa iniziativa, vogliamo rafforzare le filiere virtuose, indicare una direzione da intraprendere, offrire esempi da conoscere e replicare”.

Fonte: www.legambiente.it