
7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali in meno nel 2020
Luglio 27th, 2022
Giulia Martani
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Secondo l’ultimo report Ispra, nel 2020 i rifiuti speciali, in particolar modo quelli pericolosi, hanno segnato un calo del 4,5% in tutti i settori, eccetto il sanitario. Sotto osservazione le regioni più industrializzate del Nord Italia e i flussi di amianto, veicoli, pneumatici, fanghi di depurazione, settore delle costruzioni e rifiuti speciali sanitari.
Nell’anno del lockdown sono stati prodotti quasi 7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali in meno rispetto all’anno precedente ed è stato possibile recuperare il 70% dei rifiuti speciali. In calo i rifiuti non pericolosi, il 93,3% dei rifiuti speciali e i rifiuti speciali pericolosi, ridotti di 300 mila tonnellate. Il settore che produce più rifiuti speciali è quello delle costruzioni, seguito a ruota da gestione dei rifiuti e risanamento ambientale e manifattura.
La pandemia ha portato un incremento del 16% dei rifiuti sanitari, stimati 232 mila tonnellate. La maggior parte di questi era di tipo infettivo. Rispetto al 2019 sono aumentati del 23,4%.
I flussi più critici tra quelli analizzati sono i seguenti:
1) Amianto
2) Veicoli fuori uso
3) Pneumatici fuori uso
4) Fanghi dal trattamento delle acque reflue urbane
5) Rifiuti da operazioni di costruzione e demolizione
6) Rifiuti sanitari