Biometano dagli scarti di cucina

Biometano dagli scarti di cucina

L’Italia ha un’ottima rete di distribuzione del metano per auto, è infatti il primo paese europeo in Europa con 1.164 impianti attivi, e  circolano già circa 800.000 auto a metano quindi il suo utilizzo è facilitato e contribuirebbe alla riduzione dell’approvvigionamento di metano da altri Paesi. Un ulteriore vantaggio rispetto a biocarburanti come il biodiesel o il bioetanolo è che il biometano può essere usato liquido al 100% quindi non dev’essere miscelato con i carburanti classici. Ovviamente è possibile anche il “dual fuel”, cioè il sistema di alimentazione combinato biometano-gasolio. Il biometano può derivare sia dalla Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU) che da altri scarti di origine organica come fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane,  residui agricoli ed effluenti zootecnici, attraverso la digestione anaerobica un processo biologico per mezzo del quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas costituito principalmente da biometano. Nella composizione merceologica dei rifiuti urbani la frazione organica (umido + verde) rappresenta il 35%, nel 2015 ne sono state prodotte circa 170 kg/abitante e di questi circa 100 kg/abitante – pari a 6.071.510 tonnellate – sono stati raccolti in maniera differenziata (dati fonte Ispra). Ad oggi la maggior parte della FORSU proveniente dalla raccolta differenziata è conferita in 201 impianti di compostaggio aerobico per la produzione di solo compost mentre ci sono solo 20 impianti dedicati alla sola digestione anaerobica che però producono quasi esclusivamente biogas usato per la produzione di energia elettrica.  Da 1 tonnellata di FORSU si possono ricavare circa 70 kg di biometano (95 mc) che permetterebbero a un’utilitaria a metano di percorrere circa 1.000 km.Abbiamo quindi a disposizione una fonte di materia rinnovabile che potrebbe produrreconsiderando la sola quantità di organico proveniente dalla raccolta differenziatacirca 576.792.500 milioni di mc di biometano e chiuderebbe in maniera efficiente il ciclo rifiuti.Si aggiunge poi il biogas da effluenti zootecnici, residui agricoli e agroindustriali, colture energetiche e dai fanghi di depurazione proveniente da 1.924 piccoli impianti e attualmente destinato alla produzione di  energia elettrica.

 

Fonte: Rinnovabili.it