Boxhome: la casa dei norvegesi è una scatola di legno

Boxhome: la casa dei norvegesi è una scatola di legno

Un volume compatto di soli 73 mc, che si erge su una pianta di 2.3 x 5.5  metri, per un’altezza complessiva di 5,78 metri e per un totale di 19 metri quadrati distribuiti su due livelli: sono questi i numeri del prototipo abitativo sperimentale progettato dall’architetto Sami Rintala, insieme al collega islandese Dagur Eggertsson e all’artista norvegese John Roger Holte. Il progetto Boxhome è una scatola di legno ideata e realizzata a Oslo, come denuncia verso la tendenza sempre più diffusa alla speculazione edilizia, in particolare a destinazione residenziale, tra le cause del dilagante consumo di suolo e delle sue terribili conseguenze sull’ambiente. La struttura della scatola è costruita a partire da tre materiali: legno per la struttura, fogli di alluminio per il rivestimento, e vetro per le aperture. Il rivestimento esterno in alluminio conferisce un carattere marcatamente contemporaneo alla costruzione, concepita secondo il sistema prefabbricato platform frame, in cui il legno non è impiegato solo per la struttura (abete), ma è presente anche per i rivestimenti interni (cipresso), e per l’arredamento (betulla, noce, quercia e abete rossi). Grazie all’impiego di pannelli standardizzati e a un’attenta razionalizzazione nell’organizzazione degli ambienti, a fine lavori si è potuto registrare un risparmio di ben il 75%rispetto al costo di un’abitazione tradizionale costruita nella stessa area. Insomma, sembra sempre più necessario porre freno a questa corsa alla massimizzazione dei profitti, che si estende ormai in ogni settore della filiera dell’edilizia residenziale. Soprattutto nei paesi nordici, in cui la temperatura da cui difendersi nella stagione fredda è estremamente rigida e la domanda di energia per il riscaldamento molto elevata, si tratterebbe di portare vantaggi sia all’economia che all’ambiente.