Case in legno: connubio tra sostenibilità ambientale e design

Case in legno: connubio tra sostenibilità ambientale e design

La sostenibilità ambientale è un tema divenuto giustamente fondamentale nella vita di ognuno, e deve essere un obiettivo a lungo termine al fine di garantire un futuro sereno, non solo per questa generazione, ma anche per quelle a venire.

Parlare di sostenibilità nell’edilizia significa quindi analizzare un edificio a tutto tondo, partendo dalle materie prime fino ad arrivare alla sua demolizione. La tendenza al giorno d’oggi è quella di focalizzare l’attenzione esclusivamente sui consumi energetici dell’edificio in condizioni d’uso, “dimenticandosi” di tutto quello che succede prima e dopo la costruzione dell’immobile.

In questa prospettiva gli edifici in legno sono certamente all’avanguardia e pronti ad affrontare le sfide che riserva il futuro.

Come prima osservazione importante si può notare come il legno sia una materia prima che cresce e si sviluppa spontaneamente, i costi di produzione sono praticamente pari a zero: gli alberi crescono e si sviluppano spontaneamente in natura grazie a sole ed acqua piovana senza l’intervento dell’uomo, a differenza dei materiali per l’edilizia tradizionale che hanno necessità di pesanti lavori di estrazione, selezione e lavaggio, trasformazione e cottura in altoforni o simili. A tutto questo va aggiunto che in Europa la filiera del legno è severamente regolamentata e garantita: non solo la provenienza da foreste a gestione certificata (il numero di piante prelevate è minore di quello di piante reintrodotte), ma anche tutta la catena di custodia fino al prodotto finito è disciplinata per evitare intromissioni di materiali di dubbia provenienza. Vi sono inoltre delle false credenze che sostengono senza prove che tra qualche anno non vi saranno più foreste a causa dell’edilizia in legno:al contrario una prestigiosa ricerca svolta presso l’istituto CNR IVALSA di San Michele all’Adige ha dimostrato che il legno necessario per produrre un edificio in legnodi 200 m2, èpari alla ricrescita oraria spontanea dei boschi del Trentino!

Anche le risorse necessarie per produrre un pannello X-lam ad esempio, riguardano esclusivamente il settore taglio, trasporto, e controllo del materiale, senza introdurre nel processo di creazione altre materie prime o processi energivori: le stesse presse utilizzate per la realizzazione dei pannelli sono semplicemente dei sacchi in PVC collegati a una pompa a vuoto; non è necessario costruire macchinari appositi!

Al termine del ciclo di vita dell’edificio (ipotizziamo 100 anni) è inoltre possibile una demolizione selettiva, smontandolo, con un riciclo e riutilizzo del 99% dei materiali utilizzati, senza praticamente alcuno spreco di materiale, chiudendo così il circolo virtuoso del legno.