End of waste: accordo per l’avvio dell’Economia Circolare

End of waste: accordo per l’avvio dell’Economia Circolare

In commissione Territorio, ambiente e beni ambientali è stato approvato un emendamento che stabilisce il momento in cui un rifiuto diventa prodotto e può essere reinserito nel ciclo di lavorazione, sbloccando così un settore fondamentale dell’economia verde. A decidere quali rifiuti saranno destinati a questo processo saranno gli organismi preposti nelle Regioni. Al ministero dell’Ambiente spetteranno le funzioni di verifica e controllo.

L’emendamento sarà inserito nel decreto legge per la tutela del lavoro e crisi aziendali.

L’accordo rientra nel grande piano di infrastrutturazione Green del Governo di 50 miliardi in 15 anni, l’intera filiera di aziende italiane leader nella tecnologia green lo stava attendendo.

Le autorizzazioni ad inserire una tipologia di rifiuto nel ciclo produttivo saranno rilasciate dalle autorità competenti a livello territoriali, cioè le Agenzie regionali per la protezione ambientale, che a loro volta comunicheranno all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale “i nuovi provvedimenti adottati, riesaminati o rinnovati, entro dieci giorni dalla loro notifica” al soggetto che le richiedeva.

L’emendamento stabilisce inoltre i tempi in cui tutta la procedura, compreso il nulla osta dell’Ispra, deve avere termine, per garantire in tempi ristretti le risposte alle aziende che vogliono avviare le produzioni.

Altra novità importante è la creazione del “registro nazionale”, una banca dati, per avere sotto controllo a livello centrale le attività regionali e poter unificare le procedure.