09 Ago Foreste che decrescono in Birmania
Nell’ultimo decennio la perdita di foreste vergini in Birmania ha subito una pesante accelerazione: solo in 12 anni ne è stato perso l’11%, pari a una superficie di oltre due milioni di ettari. Il dato emerge da uno studio americano pubblicato sulla rivista Plos One.
Gli scienziati osservano che il lungo isolamento politico ed economico della Birmania ne ha preservato le ricchezze naturali, anche se la maggior parte delle foreste vergini non è protetta e oggi per questo è parecchio sotto pressione. Aree che in passato erano inaccessibili a causa degli scontri armati tra governo e gruppi etnici, per esempio, cominciano ad aprirsi, sfortunatamente anche all’agricoltura e all’industria del legname.
Analizzando immagini satellitari scattate tra il 2002 e il 2014, i ricercatori hanno osservato che la Birmania è uno dei Paesi più verdi della regione: nel 2014 era coperto di foreste il 63% del territorio, per una superficie di oltre 42 milioni di ettari. Di questi il 38% era costituito di foresta vergine, calata nel periodo esaminato dell’11%.
Ansa ambiente