Il ministro dell’Ambiente: “In arrivo leggi anti-plastica, a tavola e in mare”

Il ministro dell’Ambiente: “In arrivo leggi anti-plastica, a tavola e in mare”

L’Italia alla guida della lotta all’inquinamento da plastica in mare: sia perché “ne abbiamo le capacità e sia perché siamo, seppur piccoli, un po’ il palcoscenico del mondo”: è il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ad annunciare – dalla piattaforma galleggiante di Marevivo, dove è stata presentata la campagna di sensibilizzazione “Mediterraneo da remare” promossa dalla Fondazione Univerde – due proposte per avere delle leggi ad hoc: una per ridurre la plastica monouso e l’altra per consentire ai pescatori di poter ripulire il mare, portando a terra i rifiuti che raccolgono con le reti. Il ministro, che spera di poter “incardinare nelle prossime settimane la prima legge che parla in particolare della plastica nel mare – quella sugli eco-pescatori – racconta di come voglia “nelle more del recepimento della direttiva Ue sul tema della plastica monouso, anticipare i tempi europei che dovrebbero essere di almeno tre-quattro anni: noi che abbiamo questa forte coscienza ecologica la possiamo anticipare in Italia. Inoltre nella legge inseriamo un primo step sull’economia circolare, puntiamo sul riuso della plastica; sono persuaso che gli imprenditori saranno dalla nostra parte, tutelando allo stesso tempo l’ambiente”. E per Rossella Muroni di Liberi e Uguali – che ha presentato la proposta di legge sugli eco-pescatori e “per il loro coinvolgimento attivo”, ispirato al progetto Arcipelago pulito – l’impegno del ministro Costa è un’ottima notizia: è positivo che proponga di anticipare le misure della direttiva europea per andare in direzione di uno sviluppo sostenibile e di un’economia circolare. Sull’obiettivo di contrastare l’inquinamento da plastica risanando l’ecosistema marino, ho già depositato una proposta di legge per consentire ai pescherecci di raccogliere i rifiuti marini e facilitarne lo smaltimento”. Sostegno alla proposta degli eco-pescatori arriva anche dall’europarlamentare Simona Bonafè che ha presentato alcuni emendamenti alla direttiva europea in discussione Port facility con “l’obiettivo di evitare che i pescatori paghino per i rifiuti che rimangono casualmente nelle loro reti una volta portati a terra”. Sulla questione Costa è stato chiaro: “Sicuramente per noi è una priorità la salvaguardia del mare. L’obiettivo è avvicinare sempre di più il cittadino all’amore per il mare. Ed è per questo che mi appello a ogni cittadino che quest’estate troverà sulle spiagge della plastica, di raccoglierla di gettarla nella differenziata; e se magari ci aiutano 60 milioni di italiani sono 60 milioni di pezzi di plastica in meno”. Anche Greenpeace lancia la “Plastic free week”, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle “più gravi emergenze ambientali dei nostri tempi” con una serie di eventi pubblici in 16 città italiane, dal 3 all’8 luglio, come per esempio la pulizia di spazi verdi pubblici e di alcune spiagge oltre ad aperitivi e pic-nic senza plastica monouso.

(articolo e foto da: Repubblica.it)