Il verde urbano mitiga l’inquinamento

Il verde urbano mitiga l’inquinamento

Usiamo spesso l’espressione “fra luci e ombre” riferendoci alle prime come espressione di positività e alle seconde come negatività. Ma siamo in tempi di cambiamenti climatici che acuiscono il problema dell’isola di calore urbano e di aumento delle concentrazioni di inquinanti, entrambi fattori aggressivi non solo per gli esseri viventi ma anche per il patrimonio storico. In questo contesto avere l’ombra degli alberi e, contemporaneamente, la loro azione nei confronti della rimozione del particolato può rappresentare una vera “luce”.

Il monitoraggio delle alberature del lungotevere e dei giardini di Villa Farnesina ha dimostrato che la presenza di alberi riduce l’accumulo del particolato automobilistico limitando i danni al patrimonio culturale, quotidianamente messo a dura prova dall’inquinamento atmosferico.

Oltre agli evidenti danni agli edifici, anche i capolavori al chiuso subiscono danni dal deposito degli agenti inquinanti, che provocano abrasione dei materiali, impoverimento e scolorimento. La legge non prevede valori soglia per gli inquinanti atmosferici simili a quelli che esistono per la protezione della salute umana. Fortunatamente gli alberi offrono un aiuto inaspettato: le foglie funzionano come biomonitor capaci di fornire un quadro immediato del bioaccumulo di particolato. A volte, però, i centri urbani possono loro malgrado ospitare piante invasive, che possono minacciare seriamente la conservazione dei documenti, soprattutto a causa delle loro radici, che creano gravi danni agli edifici e alle strutture.

Sebbene si sia ritenuto che le piante introdotte svolgano un ruolo molto minore nella flora di questi siti, l’espansione di alcune specie invasive, come ailanto e robinia, negli ultimi decenni ha minacciato sempre più la loro conservazione e sono stati fatti numerosi studi sull’impatto di altri gruppi tassonomici, come funghi, licheni e briofite, sul biodeterioramento dei monumenti in pietra. Tuttavia sono necessari studi specifici per fare più luce su questa tendenza emergente e per attuare strategie di gestione efficaci. La conoscenza e la cura del verde è fondamentale per la conservazione del patrimonio storico e artistico.

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