Legno e arredo: export in aumento

Legno e arredo: export in aumento

L’industria del legno e dell’arredo è in crescita. In aumento, soprattutto, i mercati di riferimento extra-Ue (+6,9%), ma in recupero anche il mercato interno, da anni fermo.
Le aziende comunicano una valutazione positiva delle aspettative di vendita per il 2015, soprattutto verso i Paesi extra-UE, in particolare USA, Medio Oriente, Centro America e Cina. Buoni segnali anche dal mercato interno che mostra una variazione finalmente positiva dopo un lungo periodo di calo. La velocità di crescita resta differente tra i mercati, con un tasso di sviluppo del 6,9% dell’estero rispetto all’Italia con un +3,8% che però inizia a recuperare. I dati confermano un trend già rilevato durante il 2014: crescita delle esportazioni complessive del 2,9%, grazie in particolare alle vendite nel Regno Unito (+10,4%), Stati Uniti (+13%), Cina (+28,9%) e Arabia Saudita (+14,4%). Le previsioni sulle vendite nel 2015 sono alla base delle indicazioni fornite dalle aziende su nuovi inserimenti lavorativi previsti nel 2015: il 37% dichiara di voler introdurre nuove risorse in azienda. Per il 66% di essi si tratta di un nuovo inserimento in aggiunta all’organico mentre solo il 14% dichiara trattarsi di una sostituzione e il restante 20% lascia aperta l’opzione tra le due scelte. La proiezione sul totale delle imprese associate determinerebbe un numero di inserimenti pari al 2,5% degli addetti attuali, al lordo di eventuali dimissioni o riduzioni nel settore. Le figure ricercate sono infatti prevalentemente commerciali (oltre il 50%) e tecniche, legate al design e alla ricerca e sviluppo (il 30%): il 32% richiede uno o più export manager a supporto delle strategie di internazionalizzazione e il 22% figure commerciali per l’Italia, destinate al presidio della rete e dei punti vendita; il 29% ricerca personale per ufficio tecnico e R&S. Rilevante anche il peso delle risorse di produzione con un 46% delle richieste e agli acquisti e logistica con un 12% del totale. Il restante 20% dichiara di voler inserire risorse di gestione e amministrative. Per quanto riguarda le compagini societarie, l’indagine rileva un segnale di discontinuità nel comparto dell’arredo che registra un saldo positivo tra le aziende sorte e quelle cessate nel secondo trimestre 2015 (+0,19%) dopo oltre 6 anni di risultati negativi.